a Chieti 2008
C'è stato un tempo, tra gli anni Venti e gli
anni Sessanta, che tutto intorno alla
collinetta di Chieti,operavano le Fornaci,
sfruttando l'argilla di cui era ricca il
territorio, che è stato in più punti
modellato e trasformato secondo le esigenze
estrattive. Le Fornaci si trovavano a
Madonna della Vittoria o Piana Vincolato
(dove oggi sorge una palestra e i campi da
tennis città di Chieti), tra Viale Majella e
Traversa Popoli (dove oggi ha sede il Teate
Center), in località Tricalle (là dove sorge
la chiesa di San Francesco Caracciolo), a
Madonna del Freddo, mentre due fornaci, la
Fornace Di Muzio e la Fornace Di Berardino
erano a Chieti Scalo. La Di Muzio era
situata lungo la Via Colonnetta, al
termine del rettilineo che si dirama dal
piazzale della Stazione Ferroviaria e
sfruttava l'argilla scavata nella collina
retrostante Via Fulgensio La Valle. A
ridosso della fornace, venne costruito
L'Echiopolio, sulla cui facciata campeggiava
il motto mussoliniano"BASTARE A NOI STESSI". |
Costruzione
della Fornace Di Muzio
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Sulla porzione
d'area di risulta, dove venivano accatastati i mattoni
essiccati e da confezionare, oggi è sorto un "grande
magazzino", mentre a fianco, "svetta" ancora la struttura
architettonica tipica della fornace Hoffman, con la
ciminiera levata verso il cielo. L'altra fornace dei
fratelli Di Berardino, costruita nel 1918, sorgeva su
un'area compresa tra l'ex Tiburtina Valeria e l'attuale Via
Amiterno (quì ha lavorato mio padre dal 1946 al 1958,
perdendoci due dita della mano sinistra, il mignolo e
l'anulare, con una pensione d'invalidità di
La
Fornace della Madonna della
Vittoria
700 lire ogni due
mesi), nella zona nord occidentale. La fornace è stata
dismessa nel 1978 e chiusa definitivamente nel 1986. Sulle
aree di risulta sono stati realizzati complessi residenziali,
mentre le zone adiacenti attendono ancora di essere
utilizzate.
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