Presepe - Nella Mangiatoia
Nel 2009, la Stella Cometa sopra la
capanna che ospitava il Redentore, era listata a lutto per invitare la
popolazione a riflettere su quanto stava accadendo in Terra Santa. «Nessuna
guerra è giusta - ha detto l'Arcivescovo Bruno Forte nel discorso di chiusura
della 14. edizione del Presepe Vivente - i costi di vite umane sono altissimi.
Non possiamo guardare al Bambin Gesù senza pensare ai bambini che vivono la
guerra». Un messaggio recepito da tantissime persone, più di 30.000 quelle
contate lungo il percorso da piazza Umberto II alla capanna posta alla fine di
via Arniense. Dopo aver visitato per più di un'ora il Presepe e salutato
centinaia di figuranti delle parrocchie e associazioni locali, l'Arcivescovo ha
rivolto una preghiera per i cittadini in cassa integrazione. «Tutti devono fare
sacrifici - ha detto - ma questi non devono pesare solo sui più poveri. Auguro a
tutti che nel 2009 ci sia un miglioramento di questa società, lacerata dalla
grande menzogna dell'economia e della finanza». Sul percorso del Presepe Vivente
erano riproposte, in maniera mirabile, diverse scene religiose: l'incontro
dell'Angelo con Zaccaria, l'annuncio a Maria, il Censimento e tanti gruppi
intenti a svolgere i mestieri che allora, probabilmente, venivano svolti in
diversi luoghi della città. La folla si è accalcava soprattutto nei pressi della
grotta, dietro Piazza San Giustino, curata dal Circolo Madonna del Freddo. Sullo
sfondo una città intrisa di storia e riferimenti religiosi, un'atmosfera calda -
nonostante le temperature basse- e gradevole. Colpivano molto le scenografie
proposte nei vari punti del percorso, in particolare quella di Erode e chi per
la prima volta si trovava ad assistervi, non sapendo che a Chieti potesse
esistere questa manifestazione di tale bellezza e realismo, si ripromette di
ritornare negli
CLICCANDO
SULLE IMMAGINI, SI OTTERRANNO LE STESSE INGRANDITE
anni a venire. E' la festa dei
figuranti, il giorno del Presepe Vivente a Chieti dove centinaia di volontari
messisi in movimento fin dalle prime ore del mattino, hanno rivestita la città
di storia e spiritualità. Migliaia di persone, provenienti dai luoghi più
disparati d'Italia, dalle 16 hanno riempito le principali vie del centro
per assistere a questa XIV edizione. Partendo da Piazza Umberto I per proseguire
lungo via Mater domini, via Solario, piazza Malta, Porta Pescara, via Arniense
si assisteva allo svolgersi del Presepe. Ventidue le scene classiche più
un'infinità di altre scene di vita popolare, con animali, artigiani, mercanti.
Ampio spazio è stato dato anche alla musica con la danza del ventre che
accompagnava la scena di Erode e i canti natalizi
Presepe - Gli Zampognari
del coro Selecchy, all'audiotorium Le
Crocelle. La scena della Natività quest'anno è stata spostata in largo Rocchetti,
dietro il Tribunale, a causa dei lavori in corso. La scelta della collocazione
della capanna ha richiesto uno spazio semplice, lontano dalle fastosità, per
coglierne meglio il senso. Lì oltretutto si gode anche uno splendido panorama
della vallata. I partecipanti quest'anno sono circa 650, 15 i gruppi di
volontari fra parrocchie e associazioni. Le strade interessate alla
rappresentazione sono rimaste chiuse al traffico dalle 6 del mattino alle 24 e
la scala mobile che collega il Terminal al centro è restata aperta fino alle 23.
Tutti gratuiti i parcheggi disponibili. Il tempo è stato freddo ma
clemente altrimenti il tutto sarebbe stato rimandato a domenica 11 gennaio. |