a Chieti 2008
Nel 1938 si studiarono le alternative alla
linea ferroviaria che collegava Chieti allo
Scalo, proponendo di introdurre lungo la
Colonnetta un servizio automobilistico o un
servizio di filobus. Nel dicembre del 1942
il presidente della Società per la
Ferrovia-Adriatico-Appennino indirizzava al
Podestà una lunga nota, illustrando i
miglioramenti apportati dalla società FAA
sulla linea ferroviaria tra Chieti e lo
Scalo proponendo la realizzazione di
una linea |
Chieti
- Il Filobus |
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filoviaria lungo
il tracciato della Via Colonnetta. Bombardata la linea
ferroviaria nel maggio del 1944, la società delle ferrovie,
dopo un primo periodo, durante il quale il servizio fu
assicurato dai Camion dei Polacchi del Generale Anders,
attivò un servizio di autobus per collegare il Centro allo
Scalo. Per ripristinare stabilmente il collegamento, ci fu
chi, in questo periodo, propose la ricostruzione della linea
ferroviaria col famoso "Trenino". Prevarrà poi la proposta
di realizzare una linea filoviaria che partendo da Capolinea
di Madonna delle Piane, attraverso la Tiburtina Valeria,
risalendo da Piazzale Marconi lungo la Colonnetta,
attraversando il centro storico, entrando da Via Spaventa,
percorrendo Corso Marrucino, Piazza Valignani, di nuovo
Corso Marrucino fino a Via Arniense, raggiungesse Piazza
Matteotti, Piazza Garibaldi, Via P.A.Valignani (dove il
deposito ferroviario verrà trasformato in deposito
filoviario) fino a Piazza S.Anna(davanti all'ingresso del
Cimitero Monumentale). Per il percorso inverso, da
S.Anna a Chieti
Scalo, all'altezza delle Poste Centrali, in Via dei Vezii
per ricollegarsi alla linea della Colonnetta, dopo il Grande
Albergo Abruzzo. In località Madonna degli Angeli i filobus
avevano un'area di manovra per rigirare verso Chieti, sul
lato del distributore di benzina e risalire, quindi, la
Colonnetta all'altezza dell'allora Caserma dei Vigili del
Fuoco, assicurando nel tratto breve, corse tra Centro
Storico e Madonna degli Angeli. Oggi, la linea filoviaria,
trasferita in Via Asinio Herio è fuori uso da diversi anni
in attesa di un collaudo che ripristini nell'anno 2009 il
servizio su una nuova linea filoviaria. A fare le spese
degli annosi conflitti in corso tra Comune di Chieti e
Regione Abruzzo, sono sempre i cittadini che devono subire
un servizio automobilistico con autobus a gasolio, quindi
comunque inquinanti invece di un servizio filoviario
ecologico, economico e silenzioso.
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